Recensione libresca: “La peste scarlatta” Jack London.

Dopo un’epidemia mondiale è davvero possibile creare un nuovo e, forse, migliore mondo? Oppure si è destinati a vivere nelle barbarie?

Titolo: La peste scarlatta.

Autore: Jack London.

Genere: romanzo breve post apocalittico, fantascienza.

Pagine: 85 (formato ebook); 94 (formato cartaceo).

Dove reperirlo: app Apple Books; Google Play Libri; https://www.amazon.it; https://www.ibs.it; https://www.mondadoristore.it; https://www.lafeltrinelli.it; https://www.kobo.com; https://www.libraccio.it; https://www.bookrepublic.it; https://www.libreriauniversitaria.it; https://www.unilibro.it (formato ebook); https://www.amazon.it; https://www.ibs.it; https://www.mondadoristore.it; https://www.lafeltrinelli.it; https://www.libraccio.it; https://www.Ebay.it; https://www.libreriauniversitaria.it; https://www.unilibro.it; https://www.giuntialpunto.it; https://www.libreriadelsanto.it (formato cartaceo) e probabilmente anche nelle biblioteche della vostra città/ del vostro paese.

Trama: Nell’anno 2013, in un mondo dominato dal Consiglio dei Magnati dell’Industria, scoppia un’epidemia che in breve tempo cancella l’intera razza umana. Sessant’anni dopo, nello scenario post-apocalittico di una California ripiombata nell’età della pietra, un vecchio, uno dei pochissimi superstiti (e a lungo persuaso di essere l’unico), di fronte a un pugno di ragazzi selvaggi – i nipoti degli altri scampati – riuniti intorno a un fuoco dopo la caccia quotidiana, racconta come la civiltà sia andata in fumo allorché l’umanità, con il pretesto del morbo inarrestabile, si è affrettata a riportarsi con perversa frenesia a stadi inimmaginabili di crudeltà e barbarie. “La peste scarlatta” è uno dei grandi testi visionari di Jack London, che qui ancora una volta anticipa temi che, un secolo dopo, diventeranno ossessivi.

Ultimo libro elettronico, ma solo per il momento, prima di passare alla lettura dei quattro libri cartacei che mi hanno regalato per il compleanno, 🙂.

E il tema di questo libro, negli ultimi anni, è diventato davvero di grande attualità: la diffusione in tutto il mondo di una malattia che uccide in modo rapido e letale. Vi ricordate i primi tempi del Coronavirus quando, dall’oggi al domani, il mondo si è trovato impreparato ad affrontare questa malattia? Ebbene, in questo romanzo sembra quasi di ripercorrere le stesse tappe di qualche anno fa, quando il Covid ha iniziato a diffondersi, partendo da Wuhan, in tutto il mondo e facendo tante vittime.

Una differenza, però, c’è: la peste scarlatta del romanzo si diffonde da persona a persona in modo ancora più rapido e uccide le persone nel giro di pochissimo tempo, un’ora o poco più al massimo. Cosa che non è successa con il Covid, e direi per fortuna, altrimenti ci saremmo ritrovati ad avere uno spopolamento così rapido che la terra sarebbe sicuramente ripiombata, come succede nel romanzo, all’età della pietra.

E come succede nella realtà il tutto viene tenuto nascosto, le bocche restano sigillate e chi sa non parla. Intanto la peste scarlatta inizia a diffondersi e le vittime di questo morbo diventano, giorno dopo giorno, sempre più numerose.

Solo in pochi riusciranno a sopravvivere e uno di questi è proprio il protagonista del romanzo, James Howard Smith, che sessant’anni dopo l’epidemia racconta i fatti così come sono avvenuti e come tutto quello che è successo dovrebbe essere d’insegnamento per la nuova generazione appena formatasi.

In conclusione vorrei fare una riflessione: per fortuna che quel periodo si può dire concluso, ma come ne siamo usciti? Migliori? Peggiori? Che cosa ha lasciato dentro di noi quel periodo? Forse davanti a sfide come quella che ha portato la pandemia c’è da fare una riflessione: siamo abituati a dare tutto per scontato, ci sentiamo invincibili e senza paura, ma quando ci si ritrova in situazioni come quella appena passata si resta impotenti e spiazzati. Che cosa fare, allora, in momenti così? Io dico che non bisogna mai arrendersi, non lasciare che il momento difficile ci butti giù ma reagire, alzare la testa e trovare dentro di noi la forza di andare avanti, di combattere e aiutarsi l’un l’altro. Perché è proprio in momenti come questo che si vede il vero carattere di una persona e affrontare le difficoltà insieme ci rende più forti e uniti.

Voto alla fine della lettura del libro: 7.5.

👍 questa lettura mi ha dato modo di riflettere molto, soprattutto mettendola a confronto con quanto successo negli ultimi anni; un romanzo breve ma che, a fine lettura, lascia dentro mille emozioni.

👎 nessuna nota negativa da segnalare.

E voi avete già letto “La peste scarlatta” di Jack London? Immaginate di essere tra i pochi sopravvissuti ad un’epidemia come quella del romanzo: cosa fareste? Come iniziereste questa nuova vita?

Aspetto i vostri commenti. 🙂

P.S: non centra niente con la recensione del libro ma, a meno di altre giornate super impegnate, da questo momento dovrei riuscire ad essere più presente, oltre che sul mio blog, anche sui vari blog che seguo, 😀.

17 risposte a “Recensione libresca: “La peste scarlatta” Jack London.”

  1. Wow, Eleonora, che chicca ci hai presentato! Mi hai incuriosita parecchio 🤩🤩 Grazie mille!

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    1. Di nulla cara Lorena, 😊! Eh sì, dici bene: questo libro è davvero una chicca e, seppur non sia conosciuto tanto quanto “Zanna Bianca” o altri romanzi più famosi di questo autore, riesce a dare tanti spunti di riflessione e invita a porsi tante domande su come riesce a diventare l’essere umano dopo una tragedia.

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      1. E i libri che ci fanno riflettere sono sempre benvenuti 🤗

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  2. Che bella recensione! Non lo conoscevo
    Buon sabato, cara Ele 💗

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    1. Grazie mille carissima Luisa, 😊! Sì, rispetto a “Zanna Bianca” questo breve romanzo è poco conosciuto (ammetto che nemmeno io sapevo della sua esistenza fino al momento in cui l’ho letto, 😉) ma riesce a dare tantissimo al lettore e lo porta a riflettere a fondo.
      Buon sabato anche a te e un grandissimo abbraccio, 🩷🤗🩷🤗.

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      1. Grazie per questa ulteriore riflessione, carissima!
        Buon pomeriggio 🌹💕🌹

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      2. Di nulla carissima Luisa, 😊! Un buonissimo pomeriggio anche a te, 🩷⭐️🩷⭐️🤗😘🤗😘.

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  3. Grazie per aver visitato il mio blog! Complimenti, questo titolo non lo conoscevo!

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    1. Grazie a te e benvenuto sul mio blog, 😀! È un titolo poco famosi rispetto ad altri romanzi scritti da London ma merita tantissimo, 😊.

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  4. Lo cercherò, anche le tue ricette mi… incuriosiscono 🤣

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    1. E ce ne saranno altre prossimamente, 😄. Cucinando sia piatti dolci che piatti salati mi posso sbizzarrire e poi condividerle, 😉.

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  5. Ti seguirò con moooolto interesse!!!

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