Recensione libresca: “Il signore delle mosche” William Golding.

Un gruppo di ragazzi, una convivenza forzata su un’isola deserta: la lotta per la sopravvivenza saprà unirli o li dividerà?

Titolo: Il signore delle mosche.

Autore: William Golding.

Genere: classico, classico per ragazzi, avventura, drammatico.

Pagine: 195 (formato ebook); 277 (formato cartaceo).

Dove reperirlo: app Apple Books; Google Play Libri; https://www.amazon.it; https://www.ibs.it; https://www.mondadoristore.it; https://www.lafeltrinelli.it; https://www.kobo.com; https://www.libraccio.it; https://www.bookrepublic.it; https://www.libreriauniversitaria.it (formato ebook); https://www.amazon.it; https://www.ibs.it; https://www.mondadoristore.it; https://www.lafeltrinelli.it; https://www.libraccio.it; https://www.Ebay.it; https://www.libreriauniversitaria.it; https://www.unilibro.it; https://www.giuntialpunto.it; https://www.libreriadelsanto.it (formato cartaceo) e probabilmente anche nelle biblioteche della vostra città/del vostro paese.

Trama: Un gruppo di ragazzi inglesi, sopravvissuti a un incidente aereo, resta abbandonato a sé stesso su un’isola deserta e si trasforma in una terribile tribù di selvaggi sanguinari dai macabri riti.

Golding nel 1983 ha ottenuto il Nobel per la letteratura.

Avevo detto che, almeno per un po’, avrei abbandonato la lettura di genere classico. Ma, dopo un po’ di tempo, mi è sembrato giusto ritornare a leggere anche i classici e sono ripartita da “Il signore delle mosche” di William Golding. Un libro che racconta di quanto può essere forte e, allo stesso tempo, fragile l’alleanza tra le persone (in questo caso dei ragazzi) quando ci si ritrova a dover combattere per sopravvivere e riuscire a tornare a casa. Eh sì, perché se all’inizio le cose sembrano filare lisce, man mano che il tempo passa questa alleanza inizia ad incrinarsi sempre di più, portando anche alla spaccatura del gruppo e andando a creare due fazioni completamente agli antipodi. Da una parte Ralph, il ragazzo con la testa sulle spalle e che sin dall’inizio viene nominato capo dei ragazzi, dall’altra Jack, un altro ragazzo ma che, caratterialmente, è all’opposto di Ralph: prepotente e arrogante, il classico “bulletto del gruppo” che ad un certo punto arriverà ad essere un vero e proprio selvaggio. Due personalità così differenti, un’isola deserta su cui sopravvivere: chi di loro saprà adattarsi meglio a questa situazione?

Voto alla fine della lettura del libro: 7.

👍 mi è piaciuto quando, per buona parte del romanzo, il gruppo di ragazzi riesce a mantenere vivo lo “spirito di gruppo” e a collaborare tra di loro senza troppe incomprensioni; uno dei personaggi che mi è piaciuto di più è stato Piggy perché, nonostante sia tra i protagonisti secondari, riesce a ritagliarsi quasi un ruolo da co-protagonista. I suoi saggi consigli e le sue parole, anche se poco ascoltati da molti dei ragazzi, riescono a far breccia nelle menti di chi vuole a tutti i costi poter tornare alla civiltà e alla loro vita di sempre.

👎 un personaggio, invece, che non mi è piaciuto è stato proprio il secondo protagonista, o meglio l’antagonista del romanzo, ovvero Jack. Un ragazzo davvero troppo prepotente e arrogante, con quel suo fare da bullo mi è stato antipatico quasi fin dall’inizio. Quando poi diventa un selvaggio è ancora peggio: mi chiedo come, anche nella finzione, il bullo riesca sempre a risultare popolare e ad avere un ascendente sulle persone.

E voi avete già letto “Il signore delle mosche” di William Golding? Vi propongo un gioco: immaginate di dover sopravvivere per, diciamo, un anno su un’isola deserta. Quali sono gli oggetti che portereste con voi?

Aspetto i vostri commenti. 🙂

11 risposte a “Recensione libresca: “Il signore delle mosche” William Golding.”

  1. Letto due volte. Una volta per la scuola, anni dopo per me. Bello ma terribile !!!

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    1. Ho pensato anch’io la stessa cosa a fine lettura: un libro che mette davanti al lettore la visione di quello può diventare l’essere umano quando lotta per la sopravvivenza. A mio parere è uno di quei libri che meritano assolutamente d’essere letti anche dagli adulti perché crea vari spunti di riflessione e d’analisi.
      Buona serata carissima Vitty, 🤗🤗🤗.

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  2. non ho letto il libro in questione, ma anni fa ho visto un film che era molto simile al romanzo che hai descritto, può essere che ne abbiano tratto un film? Non ricordo il titolo, ma la trama era su per giù quella di questo romanzo.

    Riguardo cosa portare su un’isola deserta, beh non saprei, tante cose porterei, la musica forse è la prima che mi viene in mente..🎧🎧🎶🎶🎶😊😉👍❤❤

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    1. Sì, curiosando su Wikipedia ho visto che da questo libro hanno tratto ben due trasposizioni cinematografiche: una del 1963 e una del 1990. Ed entrambe hanno lo stesso titolo del libro, 🙂.
      Molto carina l’idea di portare la musica su un’isola deserta, 🙂: sicuramente riuscirebbe a tenere lontana la noia ed inoltre la musica è sempre un toccasana per la mente e lo spirito. Hai un tipo di musica che preferisci in particolare?
      P.S: andando fuori tema mi sa che il post che pubblicherò stasera rientrerà nei tuoi gusti. Sono riuscita a trovare un po’ di tempo questo pomeriggio e ho preparato un po’ di biscotti… secondo me anche una bella scorta di dolci sarebbe una delle tante cose che non dovrebbero mai mancare se si naufraga su un’isola deserta, 😁😁😁😁😁😁😋😋😋😋😋.

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      1. i dolci però finirebbero tempo zero, subito dopo lo sbarco 🤣🤣😁😁😋😋😋😋 riguardo la musica, ascolto parecchi generi, potrei dire quasi tutti, ultimamente preferisco musica strumentale tipo chill out, che fra l’altro ben si addice al relax, quindi si ricollega bene al discorso dell’isola..🎶🎶🎶🎶🎧🎧🎧 Buona serata, un caro abbraccio 🤗🤗🤗🤗❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

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      2. Evviva la musica, 🎶🎶🎶🎶🎶! Eheheh, come darti torto: varrebbe lo stesso anche per me. I dolci mi sa che se arrivassero a vedere anche solo la riva sarebbe già un miracolo, 🤣🤣🤣🤣🤣.
        Buona serata e un caro abbraccio anche a te Max, 🤗😘🌷⭐️🌼🌛😊😀😘😃.

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    1. Sono d’accordo con te Allegro, 🙂.

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  3. No, purtroppo non lo ha mai letto, ma spero di recuperare!

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    1. È una lettura cruda, molto cruda ma allo stesso tempo bella e che fa molto riflettere.
      Se ti capiterà di leggerlo ti auguro fin da ora una buona lettura, 😀!

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